Al We Make Future 2025 per capire il futuro (e scoprire che lo stiamo già costruendo)

Al We Make Future 2025 per capire il futuro (e scoprire che lo stiamo già costruendo)
  • 10/06/2025

Il We Make Future è uno di quegli eventi che non ti lascia indifferente. Se lavori nel mondo digitale, sai già di cosa parliamo: tre giorni a Bologna tra innovazione, tecnologia, AI, marketing, startup, creativi, talk, workshop e migliaia di stimoli da ogni angolo del settore.
Non era la nostra prima volta come Agim — ci eravamo già stati, certo — ma era la prima volta in veste ufficiale come agenzia di comunicazione digitale, e per l’occasione si è mosso l’intero team di Agim Brand, zaino in spalla e termos di caffè alla mano.

P.S. Ne è valsa la pena.

Siamo partiti per curiosare, tornati con la testa piena di idee, ma anche con una strana sensazione di conferma. Perché in mezzo a talk su SEO, automazioni, etica dell’AI e analisi predittiva, ci siamo detti più volte: “Ok, lo stiamo già facendo. Siamo esattamente sulla traiettoria giusta.”

 

WMF, un evento che è un ecosistema

Per chi non c’è mai stato, il WMF non è un convegno. È più simile a un festival: 70.000 presenze, oltre 90 palchi, speaker internazionali, workshop sparsi ovunque, startup e progetti creativi a ogni angolo.
Ti muovi da una sala all’altra tra sessioni su AI, marketing, coding, sostenibilità e imprenditorialità. L’atmosfera è carica: si impara, ci si confronta, si chiacchiera, si prendono appunti e si finisce in fila per un panino con la porchetta. È tutto normale.

E in mezzo a questo caos organizzato, siamo riusciti a seguire diversi workshop che ci hanno davvero colpito. Alcuni ci hanno fatto dire “wow”, altri “beh, questo è scontato”, altri ancora “questo potremmo testarlo già la settimana prossima”.

Tra i tanti interventi, tre in particolare ci sono rimasti impressi. Non solo per il contenuto, ma perché ci hanno dato l’occasione per rileggere quello che facciamo ogni giorno con un occhio nuovo.

 

  1. SEO & AI: il nuovo binomio

In un talk affollatissimo, si è parlato di come l’intelligenza artificiale stia riscrivendo il modo di fare SEO. Non più solo keyword e link building, ma contenuti scritti per intenzioni, non per robot.

E qui ci siamo riconosciuti subito: la nostra strategia parte sempre dalle persone, prima che dagli algoritmi.

 

  1. Etica ed empatia nei dialoghi con l’AI

Questo è stato il workshop che ha acceso i confronti più bollenti del team — anche la sera, a cena, davanti a un piatto di tigelle, ne stavamo ancora parlando.
L’intelligenza artificiale può divenire empatica nei confronti degli esseri umani? Possiamo addestrarla a comunicare in modo più comprensivo e responsabile? E cosa implicherebbe questo nel nostro modo di viverla? La risposta non è semplice, ma una cosa è certa: l’AI senza direzione umana può diventare sterile, con essa diviene magia.

 

  1. Dati, AI e decisioni

Ultimo ma non meno importante: il talk sull’uso dell’AI per l’analisi predittiva e la strategia basata sui dati. In pratica: come leggere i numeri per scegliere meglio, prima, e con più lucidità.

Anche in questo caso ci siamo detti “ci siamo”. Perché uno dei nostri pilastri è proprio questo: usare i dati in modo intelligente, senza esserne travolti.

La consapevolezza che abbiamo riportato a casa

Potremmo raccontarti ancora mille dettagli, ma il punto è questo: al WMF ci siamo sentiti parte di una comunità che guarda avanti. E allo stesso tempo, abbiamo avuto una bella conferma: quello che facciamo ogni giorno con i nostri clienti è già perfettamente allineato con la direzione che il settore sta prendendo.

Non ci siamo limitati a raccogliere ispirazioni (che comunque non mancano). Ci siamo portati a casa anche la consapevolezza di avere un metodo solido, una visione centrata sulle persone, e una mentalità aperta.

Il futuro? Non dobbiamo rincorrerlo. Lo stiamo già costruendo, ogni giorno.

We Are Future.