Le Intelligenze Artificiali non lavorano gratis. O meglio: non per l’ambiente. Ogni volta che chiedi qualcosa a un chatbot come ChatGPT, dietro le quinte si attiva una potenza di calcolo enorme, che consuma energia e — indovina un po’? — emette anche CO₂.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, i data center (quelli dove “vivono” le IA) oggi consumano circa l’1,5% dell’energia globale — e la percentuale è destinata a salire, proprio a causa del boom dell’intelligenza artificiale.
Per fare un confronto pratico: solo l’addestramento iniziale di GPT-3 ha generato emissioni pari a quelle di 123 auto in un anno.
E non è solo questione di corrente: anche il raffreddamento dei server richiede litri d’acqua e infrastrutture complesse. Insomma, le IA non sono “eteree” come sembrano: consumano, inquinano e hanno un impatto ben reale.
Ma allora come possiamo usarle in modo più consapevole? Te lo raccontiamo nei prossimi paragrafi.
Hai presente quando digiti “ricetta lasagne” su Google? Ecco, su ChatGPT la stessa richiesta può consumare fino a 10 volte più energia. Le query tradizionali toccano i milligrammi di CO₂, mentre una singola richiesta a ChatGPT può muoversi nell’ordine dei grammi — una differenza che, moltiplicata per milioni di utenti, taglia un’impronta ambientale impressionante .
Immagina: 1 milione di persone che fanno la stessa domanda solo una volta al mese significa un consumo annuo paragonabile a intere decine di auto in circolazione.
Insomma: cerca le tue ricette su Google! (O chiama mamma, che è ancora più ecologica)
Non è una critica all’IA — anzi — ma un promemoria importante: anche le nostre interazioni digitali più innocue hanno un peso reale sull’ambiente. Soprattutto quando utilizziamo sistemi complessi come ChatGPT.
Ok, l’Intelligenza Artificiale consuma. Ma questo non significa che dobbiamo spegnerla e tornare al piccione viaggiatore. Esistono piccoli accorgimenti che possono ridurre l’impatto ambientale, mantenendo tutta l’efficienza e la potenza degli strumenti IA.
Ecco qualche best practice semplice e utile:
Evita richieste inutili o troppo ripetitive. Ogni query consuma risorse, quindi meglio formulare domande chiare e ben costruite.
Sfrutta le risposte già ottenute. Torna a leggere uno scambio precedente invece di chiedere di nuovo la stessa cosa.
Aggiorna i tuoi dispositivi. Un device più efficiente consuma meno, anche quando accede a piattaforme complesse.
Preferisci IA leggere per attività semplici. Per un titolo email o una to-do list, non è sempre necessario attivare un modello complesso.
Scegli fornitori attenti all’ambiente. Alcune IA sono già ospitate in server alimentati da fonti rinnovabili o con sistemi di raffreddamento a basso impatto.
E infine, usa l’IA con buon senso. Per noi di Agim, che ogni giorno integriamo strumenti tecnologici nel lavoro immobiliare, è chiaro: innovazione e sostenibilità possono andare a braccetto, se sappiamo come orientare le nostre scelte.
Hai trovato utile questa mini guida? Se vuoi scoprire come integrare l’intelligenza artificiale nel tuo lavoro senza appesantire l’ambiente, continua a seguirci: nei nostri prossimi articoli ti racconteremo nuove soluzioni, più smart e più green.